SULMONA – Nel 2023 ci eravamo lasciati con il definanziamento della Pescara/Roma, con fondi già assegnati dal PNRR dirottati dall’esecutivo Meloni su altri progetti. Ci ritroviamo a inizio anno, con il ministro Musumeci che alla Camera prova a spiegare il perché del “no” del governo all’utilizzo di treni a idrogeno sulla tratta Sulmona-Terni.
Prima ci hanno detto che mancavano i fondi, poi hanno scoperto un finanziamento di 300 milioni, a valere sempre sul PNRR. A quel punto si sono inventati la dicitura “non si può procedere a causa dell’inattuabilità tecnica, in ragione della notevole complessità infrastrutturale della linea e della gestione di sistemi di produzione di idrogeno verde convenientemente disposti in sicurezza in prossimità delle stazioni ferroviarie”.
In estrema sintesi: è difficile e non si può fare. Cosa alquanto paradossale per un governo che impegna decine di miliardi per un ponte a campata unica su una delle faglie più pericolose al mondo. Evidentemente l’analisi impegno/benefici elettorali della Sulmona-Terni non ha dato risultati allettanti per il centrodestra regionale e di governo.
Nella risposta del ministro Musumeci c’è un’ulteriore presa in giro per i territori interessati dalla tratta: non vi diamo i treni all’idrogeno ma vi assicuriamo che toglieremo qualche passaggio a livello e un paio di curve sul percorso. Sembra uno scherzo ma non lo è, tutt’altro.
Questa è la considerazione che la maggioranza di governo riserva alla nostra regione, alle tematiche ambientali e al futuro dei sistemi di trasporto, senza dimenticare quelle che sarebbero potute essere le ricadute positive del progetto in termini occupazionali e di sviluppo del territorio.
Vi ricordate infatti dell’azienda produttrice di idrogeno verde interessata ad insediarsi nella zona industriale di Sulmona creando nuovi posti di lavoro? Sarà ora ancora interessata?
Le decisioni di questo esecutivo, sempre pienamente condivise dalla Giunta Marsilio, continuano a penalizzare l’Abruzzo e a impoverire sempre più le aree interne azzerando ogni possibilità di rilancio economico come dimostrano i fatti.
La sensazione, arrivati a questo punto, decisioni e provvedimenti alla mano, è che non si tratti soltanto di scarsa lungimiranza quanto di un disegno ben preciso, teso a mortificare un’intera regione e utilizzarla esclusivamente come potenziale bacino elettorale, ma siamo certi che gli Abruzzesi al prossimo appuntamento con le urne del 10 Marzo daranno un forte segnale di sfiducia a queste Destre, l’Abruzzo merita molto di più.
Così in una nota la senatrice sulmonese Gabriella Di Girolamo e il coordinatore 5 Stelle della provincia dell’Aquila, Attilio D’Andrea.